Workshop Azione 3.1 - Il resoconto

La due giorni di Bosa e Trinità d'Agultu nell'evento di chiusura dell'Azione

Chiusura dell'Azione 3.1 - "Ripopolamento aree di pesca" e protezione dello stock ittico nelle aree del FLAG Nord Sardegna.
Si è conclusa a Trinità d'Agultu e Vignola, presso l'aula consiliare del Comune, l'attività di divulgazione sulla conclusione dell'azione 3.1 del PdA del FLAG.


Dopo il primo evento di giovedì, riservato all'area di Bosa e Villanova Monteleone, anche a Trinità d'AgultuAglientu sono state consegnate le risultanze degli studi e degli incontri con la marineria professionale.
L'azione, pur fortemente rallentata dal Covid-19, ha portato alla predisposizione di un primo studio desk su normativa e fonti disponibili su studi e ricerche già svolti, accompagnato poi da una campagna di imbarchi per il monitoraggio degli attrezzi e dello stato di salute dello stock.

All'attività scientifica è seguito un percorso di coprogettazione con le amministrazioni e gli operatori della pesca professionale che hanno individuato una prima ipotesi di aree da destinare al rispetto e ripopolamento, tramite autoregolamentazione condivisa da oltre il 70% della marineria che mette la protezione dell'ambiente e della fauna marina al centro delle attività.
Ad accompagnare le relazioni dei professionisti e dei tecnici che hanno aiutato il FLAG in questo percorso di divulgazione dei risultati e delle proposte, erano presenti anche la Dott.ssa Mirvana Feletti, responsabile Ufficio Pesca e Acquacoltura della Regione Liguria, e il Dott. Luca Lanteri dell'Università di Genova, esperto dei piani di gestione che la Regione ligure sta già attuando nelle proprie marinerie.


Non sono mancati gli interventi delle associazioni di categoria, quelli delle capitanerie e, naturalmente, delle amministrazioni coinvolte.
A Bosa si è parlato molto di collaborazione tra pescatori ed Enti, di diversificazione e di assunzione di responsabilità sulle regole condivise, con il mare come protagonista indiscusso della crescita economica e sociale. 
A Trinità, dove è emerso in maniera significativa il bisogno dell'apertura di un tavolo di confronto con alcune particolari categorie di portatori di interesse (su tutti i pescatori sportivi e ricreativi e i pescatori subacquei), si è già deciso di avviare un percorso condiviso subito dopo l'estate, partendo dalle prime proposte dell'azione, per progettare insieme un futuro di crescita e rispetto del territorio.
L'auspicio è ora quello di aver consegnato alle comunità un lavoro che possa essere la base fondante per interventi e politiche in grado di proteggere la risorsa, mantenendo però intatta la necessità di uno sfruttamento a fini economici della stessa.