Progetto F.L.A.G.S., parte la sperimentazione

Interessati i porti di Porto Torres e Golfo Aranci in territorio FLAG NS

È ufficialmente partita la fase di sperimentazione FLAGS che vede come capofila l'Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e come partner i 4 FLAG sardi.

Il progetto FLAGS - Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia - ha come obiettivo generale quello di realizzare un sistema organico di strutture, procedure, attrezzature e incentivi destinato al miglioramento delle condizioni ambientali delle acque territoriali sarde attraverso il coinvolgimento dei pescatori nel processo di raccolta di rifiuti a mare e loro conferimento e trattamento.

Fondamentale nell'attività relativa al FLAG Nord Sardegna, l'uso dell'approccio CLLD, che il responsabile di Misura Danilo Spano ha impiegato nell'approccio partecipativo sul territorio, dimostrando che i principi cardine definiti per i FLAG da parte dell'Unione Europea possono essere applicati in situazioni differenti, in ambito FEAMP, con stakeholder e situazioni diverse.

Martedì 6 dicembre, in particolare, si sono svolti due incontri: a Golfo Aranci con la Cooperativa Figarolo, presente nel progetto con due barche che praticano lo strascico, e a Porto Torres con l'azienda RUM di Porto Torres e la Cooperativa La Posidonia di Castelsardo; si tratta degli armatori e delle imbarcazioni selezionate tramite avviso pubblico dell'Università di Cagliari. È stata fondamentale la collaborazione con l’Autorità portuale, con la quale sono state individuate le aree per i container in cui verranno conferiti i rifiuti pescati in mare. La fase sperimentale, oltre al conferimento, prevede la compilazione di un formulario da parte dei vari pescatori che descrive il tipo di rifiuto e le coordinate relative al luogo in cui sono state pescate, in modo da dare un’idea precisa del livello di inquinamento in mare, osservando la concentrazione di rifiuti in una determinata area.

Presente agli incontri a Porto Torres e Golfo Aranci anche CO.G.E.MA., la società incaricata della raccolta dei rifiuti che avverà, secondo le segnalazioni, ogni 7-10 giorni o a seconda delle necessità - è previsto infatti un servizio "a chiamata" per far fronte al caso di rifiuti problematici. A Porto Torres è stato messo a disposizione da parte dell'azienda RUM un magazzino in cui loro e la Cooperativa La Posidonia potranno fare i conferimenti.

Sottolineiamo, inoltre, che il progetto è contiguo a Strong Sea Life, in attività nell'area del Golfo dell'Asinara e del Mare di Fuori: uno si occupa di attrezzi da pesca dispersi in mare, individuati ed eventualmente inattivati o rimossi, l’altro di monitorare la quantità di rifiuti (compresi gli attrezzi da pesca dispersi) individuati nella normale attività di pesca. Il tutto in attesa delle Disposizioni Attuative collegate all'entrata in vigore della Legge c.d. Salvamare che dopo la trasformazione del pescatore da "produttore" a "conferitore" di rifiuti (particolare non trascurabile) dovrà ora disciplinare le modalità di raccolta e smaltimento, oltre alla gestione dei costi, dei rifiuti marini. In tal senso il progetto P.Ri.S.Ma.MED continua a presentarsi come aprirpista, con l'elaborazione delle linee guida e degli specifici manuali per la gestione dei rifiuti e degli scarti nei porti, a dimostrazione dell'utilità che i progetti si parlino tra loro, collaborando per il raggiungimento di obiettivi comuni. 

IL PROGETTO FLAGS IN BREVE

Il progetto si concentra sull’attività sperimentale di rimozione dal mare di rifiuti di varia natura, con particolare attenzione agli attrezzi da pesca dispersi e/o abbandonati, da parte di pescherecci selezionati tramite bando pubblico tra quelli che praticano la pesca demersale e la piccola pesca in Sardegna.

I porti coinvolti nella sperimentazione sono i seguenti:

Porto de La Caletta di Siniscola

Porto peschereccio di Cagliari

Porticciolo Turistico di Villasimius

Porto di Sant’Antioco

Porto di Calasetta

Porto Turistico della Marina di Torregrande

Porto di Golfo Aranci

Porto di Porto Torres

In ognuno di essi è stata svolta una indagine conoscitiva utile a comprendere l’attuale modello di gestione dei rifiuti e le tipologie di rifiuti smaltiti e a verificare la possibilità di posizionare piccole isole ecologiche dedicate alla sperimentazione prevista.

Il progetto prevede il coinvolgimento attivo dei pescatori, le cui imbarcazioni verranno fornite di contenitori e attrezzature adeguate alla raccolta e allo stoccaggio a bordo dei rifiuti.
Tra gli attori che prendono parte al progetto vi sono anche le imprese specializzate nello stoccaggio, nel trattamento e nell’eventuale riciclo del materiale raccolto.

DATI FINANZIARI DEL PROGETTO

Fondo di riferimento: FEAMP, Misura 1.40 - Protezione e ripristino della bio- diversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili - Raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare (attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini) Art. 40, par. 1, lett. a) del Reg. (UE) n. 508/2014.

La sperimentazione dovrebbe concludersi nel mese di maggio del 2023.