Il Ddl "Salvamare" è legge
11 maggio, giornata storica per la lotta ai rifiuti in mare
All'incontro conclusivo del progetto P.Ri.S.Ma-Med avevamo auspicato un iter celere per la proposta di legge c.d. "Salvamare" presentata nel 2018 dall'allora Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. In un tavolo di confronto nei lavori pomeridiani, i partner presenti avevano provato a ideare un protocollo da adottare per rendere effettiva la gestione dei rifiuti.
Con il via definitivo al Ddl Salvamare gli auspici sono realtà.
Ci sono voluti 4 anni di lavoro in parlamento, e una legge apposita, per eliminare una delle normative più dannose d’Italia. Da oggi, chi recupera rifiuti di plastica in mare o in acque dolci, non sarà più costretto a ributtarli in acqua, per non essere denunciato addirittura per traffico di illecito di rifiuti. Finalmente, potrà fare la cosa più logica, cioè portare i rifiuti in porto, per farli smaltire e riciclare. Il Senato ha approvato in definitiva la cosiddetta Legge Salvamare, presentata in parlamento nel 2018 dall’allora ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S).
«Sono felicissimo, emozionato e commosso - ha commentato stamani l’ex ministro Costa su Facebook -: La perseveranza, la testardaggine, la voglia, la passione, con un pizzico di pazzia parlamentare, hanno trasformato un’idea in una legge che fa bene al mare e all’Italia».
Da questo articolo del Sole 24 Ore si evince come si sia andati oltre le incongruenze che vedevano "il semplice trasporto di questa spazzatura era considerato niente di meno che un reato penale, traffico illecito di rifiuti. I pescatori quindi, per evitare una denuncia, finivano per ributtare in acqua la plastica, con buona pace dell’ambiente".
Con l'attuazione di questo dispositivo, i rifiuti potranno essere portati in porto dove i pescatori troveranno delle isole ecologiche. Grazie al progetto P.Ri.S.Ma-Med in alcune marinerie del nord Sardegna questo sarà possibile una volta recepite le novità introdotte dalla legge, essendo state già acquistate a Isola Rossa e Santa Teresa Gallura da parte del partner di progetto Unione di Comuni dell'Alta Gallura.
Previste, inoltre, premialità per i comandanti di pescherecci che conferiranno rifiuti accidentalmente pescati, così come tantissime attività di educazione ambientale nelle scuole.
Con l'augurio che sia stimolo definitivo rivolto alla tutela dei nostri mari, non possiamo che continuare a lavorare nella direzione giusta.