Dichiarazione della Convenzione per i Diritti nel Mediterraneo

L'appello di tutti i firmatari della Convenzione per la cessazione dei terribili attacchi contro i civili a Gaza e nei territori palestinesi

DICHIARAZIONE DELLA CONVENZIONE PER I DIRITTI NEL MEDITERRANEO

Palermo, 06 novembre 2023

Siamo donne e uomini, associazioni, istituzioni che vivono e operano sulle quattro sponde
del Mediterraneo, uniti e unite nella difesa dei diritti di tutte le persone nei confronti di
tutti i poteri e per promuovere la convivenza pacifica e la solidarietà tra tutte le popolazioni
mediterranee.


Siamo inorriditi di fronte alle violenze nei confronti di tutte le popolazioni civili e in
particolare, oggi, delle violenze contro la popolazione di Gaza, già da molti anni impedita a
una vita normale da un embargo e siamo preoccupati di fronte all’aumento della frequenza
dei raid razzisti in Cisgiordania e del progredire della colonizzazione nel quadro del mancato
rispetto delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.


Questi atti minacciano, non importa se intenzionalmente o meno, la permanenza e la
possibilità di autodeterminazione delle popolazioni palestinesi nei territori che hanno
sempre abitato e la stessa possibilità di una futura vita comune di popolazioni che sono
destinate a convivere.


Chiediamo l’immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e l’immediato avvio di
negoziati che partendo dal riconoscimento della pari dignità e pari diritti di ogni persona
abbiano l’obiettivo di garantire la convivenza sulla base del diritto internazionale e nel
rispetto dei diritti umani di tutti e di tutte.


Chiediamo che la comunità internazionale e le Nazioni Unite assumano la responsabilità che
gli compete di proteggere la popolazione civile dalle violenze, anche se necessario con
iniziative di interposizione, pretendano il rispetto della legalità anche attivando il Tribunale
Penale Internazionale, garantiscano il blocco del trasferimento di armi a tutte le parti e in
particolare i firmatari del Trattato sul Commercio delle Armi ATT e si facciano carico di una
conferenza internazionale per la pace con la partecipazione di tutti i soggetti interessati a
partire dai popoli protagonisti del conflitto e dando spazio alla partecipazione delle donne.


Facciamo appello a tutti i membri della “Convenzione per i diritti nel Mediterraneo” a fare
pressione su tutti i governi e le istituzioni internazionali per ottenere quanto chiediamo e a
fare quanto nelle loro possibilità per il soccorso e l’aiuto umanitario della popolazione di Gaza.


La gravissima situazione in Palestina si aggiunge all’ecatombe dei migranti che muoiono in
mare, alle discriminazioni etniche di altre popolazioni, alle dittature e alle guerre che
interessano molti paesi nel Mediterraneo e chiamano in causa le ingerenze straniere e la
responsabilità dell’Europa, ex colonizzatrice, che si è voltata troppe volte dall’altra parte
preoccupata solo di vendere armi e importare petrolio e manodopera a basso costo.


A questa Europa chiediamo di voltare pagina.
Per il Mediterraneo mare di pace e di diritti.