Quali sostegni per pesca e acquacoltura?

Il punto sulle misure a disposizione per i settori legati al prodotto ittico, dai fondi europei al Decreto Cura Italia emerso dal webinar organizzatos da FEAMP e Ministero per le politiche agrigole alimentari e forestali

Per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall'emergenza Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale degli operatori, il Regolamento (UE) 2020/560 del Parlamento europeo ha rimodulato il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) introducendo misure straordinarie di sostegno. Per questo motivo, con il webinar Emergenza COVID-19. Il FEAMP per il sostegno alle imprese della pesca e dell'acquacoltura, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha illustrato le agevolazioni messe in campo per fronteggiare le difficoltà che l'emergenza sanitaria degli ultimi mesi ha comportato per i settori della pesca e dell'acquacoltura.

Il calo della domanda e le complessità nella catena di approvvigionamento causati dal lockdown hanno inferto un duro colpo ai settori della pesca e dell'acquacoltura. La risposta UE all'epidemia di Coronavirus è arrivata con una serie di interventi, andando a modificare e semplificare, ove possibile, le disposizioni comuni ai fondi strutturali e di investimento europei e le regole specifiche per il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Le prime misure UE a sostegno alle imprese colpite dalle conseguenze economiche dell'epidemia si sono concretizzate con l'adozione del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e del regolamento 460-2020 che, intervenendo sulle Disposizioni comuni ai fondi strutturali e di investimento europei, stabilisce:

  • la retroattività a decorrere dal 1° febbraio dell'ammissibilità delle spese per le operazioni volte a promuovere le capacità di risposta alle crisi nel contesto dell'epidemia di Covid-19;
  • che gli strumenti finanziari possono fornire sostegno alle PMI sotto forma di capitale circolante, se necessario come misura temporanea, al fine di rispondere in modo efficace a una crisi sanitaria pubblica;
  • che la Commissione UE non emette un ordine di recupero degli importi recuperabili dallo Stato membro per i conti presentati nel 2020 e che tali somme non recuperate devono essere utilizzate per accelerare gli investimenti relativi all'epidemia di Coronavirus;
  • che il FEAMP può contribuire ai fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie ai pescatori anche in caso di perdite economiche causate da crisi sanitarie pubbliche.

Un pacchetto più corposo di interventi è stato approvato con i regolamenti 558-2020 e 560-2020, nell'ambito della Coronavirus Response Investment Initiative Plus.

Tra le misure di interesse per il settore della pesca rientrano:

  • il sostegno per l’arresto temporaneo delle attività di pesca dovuto al Coronavirus, con un cofinanziamento UE del 75%,
  • la compensazione per la sospensione o riduzione temporanea della produzione acquicola causata dalla pandemia, con una copertura UE del 75%;
  • l'ammissibilità all’indennizzo anche delle imbarcazioni che hanno già raggiunto il limite di 6 mesi;
  • la possibilità di usufruire degli aiuti per l'arresto temporaneo anche nelle acque interne;
  • la non applicazione del limite del 15% di sostegno UE che era previsto per alcune priorità, tra cui gli aiuti alla flotta e l'arresto definitivo;
  • la concessione di capitale circolante ai produttori di acquacoltura e alle imprese di trasformazione;
  • il sostegno alle imprese per l’ammasso temporaneo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
  • il sostegno ai piani di produzione e di commercializzazione delle Organizzazioni di produttori (OP), con il massimale elevato dal 3% al 12% del valore medio annuo della produzione;
  • la possibilità di concedere alle OP anticipi che possono arrivare fino al 100% del sostegno finanziario;
  • una maggiore flessibilità nell’allocazione delle risorse sulle diverse priorità all’interno dei Programmi operativi;
  • procedure semplificate per le modifiche ai Programmi operativi, che non comporteranno modifiche all'Accordo di partenariato;
  • la deroga della scadenza per presentare la relazione annuale di attuazione, da maggio a settembre 2020;
  • la possibilità di utilizzare la pandemia come causa di forza maggiore da avocare in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di spesa per evitare il disimpegno delle risorse.

Il Cura Italia

Il decreto Cura Italia ha previsto, all'articolo 78, un Fondo da 100 milioni di euro a sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Il Fondo si articola in tre interventi:

- il primo, da 20 milioni di euro, consiste in contributi per la copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti da parte delle imprese;

- il secondo, da 60 milioni di euro, destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle imprese;

- il terzo, con i 20 milioni residui, per la sospensione dell’attività di pesca e acquacoltura, anche nelle acque interne.

È emerso, inoltre, che il decreto per la ripartizione dei 20 milioni per il fermo pesca arriverà il 18 giugno sul tavolo della Conferenza delle Regioni: a stretto giro seguiranno i decreti attuativi.

Il Cura Italia ha previsto anche procedure semplificate per la riprogrammazione dei PO FEAMP, mentre il decreto Liquidità ha stabilito che gli aiuti per le giornate di arresto temporaneo obbligatorio dell'attività di pesca, a valere sul FEAMP, devono essere erogati entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del dl, per gli anni 2017 e 2018, ed entro 90 giorni dalla medesima data, per l'anno 2019.

Le indennità per le giornate di sospensione delle attività di pesca a causa dell'emergenza sanitaria derivante dal Covid per l'annualità 2020, invece, dovranno essere erogate entro 60 giorni dalla data di presentazione delle domande.

 

fonte: https://www.fasi.biz/it/notizie/approfondimenti/22114-coronavirus-dal-feamp-al-cura-italia-gli-aiuti-per-pesca-e-acquacoltura.html