Sardegna zona arancione

Dopo 3 settimane termina la zona bianca

Dopo lo strascico delle polemiche delle ultime settimane e un aumento dei casi di positività, nonostante i dati siano nel complesso inferiori alla media nazionale, la Sardegna diventa arancione dopo le 3 settimane di zona bianca. Ci si preparara alla Pasqua rossa il 4 e 5 aprile.

SPOSTAMENTI. Torna il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza, se non per motivi di lavoro, salute o per ragioni urgenti. Per i soli abitanti dei centri più piccoli, sotto i cinquemila abitanti, è consentita la mobilità fino a un raggio di trenta chilometri dal territorio municipale, anche nel caso in cui ciò comporti l’ingresso in una provincia diversa da quella di residenza. le uniche uscire fuori dal proprio Comune sono quelle che riguardano le visite a immobili da acquistare o affittare.

MANGIARE E BERE. Bar, ristoranti e pasticcerie possono aprire dalle 5 alle 18. Ma è vietato consumare all’interno o nei tavoli all’aperto, che non possono essere sistemati. Sino alle 22 può restare attivo il servizio di asporto. Dalle 18 devono obbligatoriamente chiudere i locali che non hanno la cucina e le attività commerciali il cui codice Ateco è la vendita di bevande. Solo i ristoranti degli alberghi possono lavorare senza limitazioni di orario, ma per le sole ordinazioni che arrivano dai clienti ospitati nelle strutture ricettive. Apertura consentito dopo le 18 anche alle attività di ristorazione che si trovano nelle stazioni di servizio.

VISITE A PARENTI E AMICI. Una volta al giorno, senza uscire dal proprio Comune, si possono andare a trovare parenti e amici. Bisogna però muoversi massimo in due, al netto dei minori di 14 anni che non rientrano nel calcolo. Le visite sono consentite unicamente nelle ore dove non vige il coprifuoco, quindi dalle 5 alle 22.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI. Gli ingressi sono contingentati, secondo le disposizioni contenute in ogni attività a seconda delle dimensioni del locali. Resta obbligatorio l’uso di mascherine e l’igienizzazione delle mani.

SPORT E ATTIVITÀ MOTORIA. Sono chiuse le palestre e le piscine, così come centri benessere e quelli termali. Ma la pratica dello sport è sempre consentita. Anche fuori dal proprio Comune verso quelli limitrofi, se si tratta di raggiungere una struttura alla quale si è iscritti. È sempre obbligatorio rispettare la regola del distanziamento di almeno un metro.

UFFICI E MEZZI PUBBLICI. Banche, Poste e assicurazioni, che svolgono servizi essenziali, ammettono sempre il disbrigo delle pratiche in presenza. Anche in questo caso gli ingressi sono contingentati e legati all’uso obbligatorio delle mascherine nonché della igienizzazione delle mani. Queste stesse regole vanno applicate quando si utilizzazioni i mezzi pubblici. Anche quelli privati come i taxi.